Membri Onorari

Al Prof. Natale il Consiglio Direttivo della Società Idrologica Italiana ha riconosciuto quelle caratteristiche di eccezionalità scientifiche nel campo delle Scienze Idrologiche che unendosi al suo esempio di qualità umane e morali rispondono ai requisiti di Socio Onorario.

Professore ordinario di Costruzioni Idrauliche nella Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Pavia dal 1981 è stato Presidente del Consiglio di Corso di Laurea in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio nella sua Facoltà e Direttore del Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale. Ha rappresentato l’Italia nel Committee on Dams and Floods della ICOLD, ed è stato presidente del gruppo italiano della American Society of Civil Engineers. È stato membro della Commissione Grandi Rischi, Consigliere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e nonché Membro effettivo del Comitato Tecnico Amministrativo del Magistrato per il Po ora AIPO. Ha pubblicato su riviste internazionali e su atti di convegni nei campi dell’idraulica fluviale, dell’idrologia e della modellistica matematica. In particolare, nel corso della sua attività scientifica il prof. Luigi Natale ha sviluppato numerosi modelli di calcolo, idrologico e/o idraulico, tra cui vanno ricordati FRESCURE che traccia i profili di moto permanente in un alveo naturale; URBE che simula la propagazione di un’onda di sommersione in ambiente urbano; SANA che simula la propagazione di onde di sommersione a fronte ripido su fondo asciutto in alvei naturali; TEVERE che è costituito da due modelli per la simulazione della formazione dell’onda di piena (modello idrologico) e per la propagazione delle piena in alveo (modello idraulico); SC_SF_2D che integra le equazioni De Saint Venant scritte in forma conservativa secondo uno schema alle differenze finite di tipo esplicito e infine il codice ALCO_2D, modello bidimensionale per la simulazione della propagazione e dell’arresto delle colate detritiche su aree di conoide che include la separazione fra la fase solida e la fase liquida e riproduce gli effetti di erosione e deposito con le equazioni generalizzate.   
Al Prof. Luigi Natale vanno le congratulazioni del Consiglio Direttivo assieme a quelle di tutti i Soci della Società Idrologica Italiana.

TITOLO ALLA MEMORIA

Per la sua eccellenza nel campo delle Scienze Idrologiche, le sue elevate qualità umane nonché il suo costante impegno per il bene della Società Idrologica Italiana, il Consiglio Direttivo conferisce al Prof. Ing. Baldassare Bacchi il Titolo alla Memoria di Socio Onorario della Società Idrologica Italiana.

Il prof. Baldassare Bacchi è stato Professore Ordinario presso l’Università degli Studi di Brescia dall’1.11.1991 al 30.11.2017, inquadrato nel Settore Scientifico Disciplinare ICAR/02 Costruzioni idrauliche e marittime e Idrologia e nel Settore Concorsuale 08/A1. I suoi alti meriti sono di tipo scientifico, didattico e organizzativo. Il Prof. Baldassare Bacchi ha, infatti, portato contributi importanti, riconosciuti a livello internazionale, in modo particolare nel campo dell’idrologia stocastica, del dimensionamento con criteri probabilistici di opere idrauliche e della gestione del rischio idrogeologico, testimoniati da oltre 150 pubblicazioni scientifiche. Per le sue competenze scientifiche ha coordinato progetti di ricerca nazionali e internazionali. È stato Presidente dell’Associazione Scientifica Giulio De Marchi ed è stato Presidente del Centro Studi di Idraulica Urbana, rappresentante dell’Università di Brescia nel Consiglio Direttivo del CINFAI-Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Fisica delle Atmosfere e delle Idrosfere, del Centro Interuniversitario per la formazione internazionale-H2CU, dell’Unità Operativa di Brescia del GNDCI Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche e socio fondatore della Società Idrologica Italiana. Tra gli incarichi organizzativi va menzionato il suo ruolo di Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile per due mandati, di Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Natural Risks Assessment and Management e del Dottorato di Ricerca in Ingegneria Civile e Ambientale. Il suo contributo didattico si è concretizzato nella docenza, tra gli altri, degli insegnamenti di Costruzioni idrauliche, Idrologia, Idraulica e nella formazione di numerosi laureati e diversi dottori di ricerca.

Per il suo eccezionale contributo nel campo delle Scienze Idrologiche il Prof.Ugo Moisello è stato nominato Socio Onorario della Società Idrologica Italiana.
Ugo Moisello ha sempre inteso la sua attività di insegnamento, di organizzazione della didattica e di ricerca, che qui abbiamo sommariamente elencato, come servizio reso agli allievi, studenti e dottorandi, all’Ateneo e ai colleghi di Facoltà e di Settore disciplinare.
La propensione al rendersi utile agli altri risulta evidente a chi analizzi il suo lavoro di ricerca.
La sua solidissima preparazione nella statistica e, più in generale, la sua conoscenza dei vari settori dell’idrologia si è concretizzata nella conduzione di ricerche che, partendo sempre da solide basi teoriche e dall’esame di un gran numero di informazioni, hanno portato ad esiti utili per gli applicatori. 
I suoi testi di idrologia e, in particolare, di applicazioni statistiche all’idrologia, si configurano come testi di riferimento per gli studenti e ancor più per gli specialisti della materia e per i ricercatori che vogliono approfondire argomenti contigui al loro settore di ricerca. 
Questi testi sono scritti in linguaggio chiaro e sintetico per agevolarne la consultazione anche da parte di chi non è specialista degli argomenti trattati.
Le sue ricerche hanno portato a risultati originali e hanno proposto procedure che hanno, nella maggior parte dei casi, un valore generale e che possono essere utilizzate in applicazioni diverse. I risultati delle sue indagini regionali sulle portate di massima piena così come quelli dello studio della relazione tra i massimi annuali delle portate al colmo e medie giornaliere e tra altezza di pioggia puntuale e ragguagliata sono largamente utilizzati dai professionisti.
Di notevole interesse è anche On the use of partial probability weighted moments in the analysis of hydrological extremes (Hydrological Processes, 2007) che avrà un seguito in lavori più recenti.
Un ultimo apprezzamento va alla sua apertura di ricercatore e di accademico che, superando la sua caratteristica riservatezza, lo ha sempre portato alla libera discussione dei temi di ricerca e alla condivisione delle sue conoscenze con i colleghi ai quali ha liberalmente fornito suggerimenti, dati e anteprime di procedure di calcolo, talvolta semplicemente scritte su appunti di lavoro non ancora portati a stampa, affinché essi potessero servirsene nelle loro ricerche. 

Il Consiglio della SII esprime a Ugo Moisello le più vive congratulazioni

Per il suo eccezionale contributo nel campo delle Scienze Idrologiche il Prof. Giuseppe Rossi è stato nominato Socio Onorario della Società Idrologica Italiana.
Professore emerito di Costruzioni idrauliche e Idrologia dell’Università degli studi di Catania dal 2015, è stato direttore per 12 anni dell’Istituto di Idraulica Idrologia e Gestione delle Acque della stessa Università ed è stato componente del comitato ordinatore della Facoltà di Ingegneria dell’Università della Basilicata. Ha svolto inoltre una lunga attività didattica in corsi post-universitari presso numerose istituzioni italiane e straniere: Bari, Erice (Tp), Roma, Milano, Palermo, Reggio Calabria, Perugia, Lugano, Zaragoza, Rabat, Aleppo.
E’ stato membro del Comitato nazionale per la difesa del suolo (Legge 183/1989), del Comitato tecnico-scientifico dell’Ass.to Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana (L.R 52/1984), del Comitato tecnico amministrativo dell’Azienda Foreste Demaniali di Sicilia, e del Gruppo Misto per il Programma INTERREG III (Comunità Europea) (2003-05).
La sua attività di ricerca nel campo dell’idrologia su piene e siccità, della pianificazione ed esercizio dei sistemi idrici e recentemente sulle responsabilità etiche nel governo e gestione delle acque ha avuto e continua ad avere una ricaduta fondamentale a livello nazionale ed internazionale anche a livello tecnico come può dedursi dai suoi prestigiosi incarichi di vice-Presidente della International Water Resources Association (IWRA, 2009-2012) e vice-Presidente nazionale dell’Associazione Idrotecnica Italiana (2012-15). Merita evidenziare come la sua ricerca sia stata svolta anche presso istituzioni straniere come la Colorado State University (USA) e l’Universidad Politécnica de Valencia (Spagna).
E’ stato coordinatore di numerosi progetti italiani CNR e MIUR e progetti Europei concernenti tematiche idrologiche come l'”analisi, monitoraggio e mitigazione della siccità”, e la “pianificazione ed esercizio di sistemi di approvvigionamento idrico”, in collaborazione con partner di paesi europei (Cipro, Grecia, Malta, Portogallo, Spagna), del Nord Africa (Egitto, Marocco, Tunisia) e del Medio Oriente (Giordania, Israele, Siria).
Va infine ricordato il suo impegno accademico che ha consentito la formazione di una ampia classe di ingegneri, alcuni dei quali sono oggi docenti universitari.
Al Prof. Giuseppe Rossi vanno le congratulazioni del Consiglio Direttivo assieme a quelle di tutti i Soci della Società Idrologica Italiana.

Bologna, 5 agosto 2018

Ringraziamento Prof-Giuseppe Rossi-Ancona 13_set_18

Dagli anni 70 Fabio Rossi è ed è stato un punto di riferimento fondamentale dell’Idrologia italiana, per la sua capacità di unire aspetti teorici e applicativi e di trovare soluzioni scientificamente ineccepibili per risolvere problemi concreti. Egli ha saputo dare nuovo vigore alle sue radici saldamente integrate nella grande scuola napoletana di Idrologia Applicata, creata da Carlo Viparelli, riuscendo a superare l’aspetto sostanzialmente operativo dell’Idrologia e a favorirne l’affermazione anche come Scienza. Un tratto saliente del suo essere idrologo è la capacità di portare a sintesi temi apparentemente diversi in un quadro di riferimento più generale anche se articolato. Ogni problema dal più semplice al più difficoltoso è stato sempre affrontato cercando di definire un contesto più complessivo nel quale collocarlo correttamente. L’accuratezza e il puntiglioso rigore con il quale affronta e descrive ogni argomento sono sempre gli stessi sia per un articolo su una prestigiosa rivista che per una memoria ad un Seminario di carattere locale, a testimonianza del rispetto per la disciplina e più in generale per la missione di trasmettere il sapere. L’importanza del suo insegnamento è testimoniato dal fatto che alla sua scuola si è formata un’intera generazione di idrologi, molti dei quali operano, con risultati positivi, in tante Università italiane e in tante strutture tecnico scientifiche di Enti pubblici e Società private. È impossibile in poche righe tracciare un itinerario sia pure schematico di tutto quello che ha fatto Fabio Rossi nella sua attività di ricercatore e, pertanto, si ricorderanno solo alcuni fatti. Va menzionato in primo luogo Il suo impegno nell’ambito del GNDCI come responsabile di una delle linee di ricerca e in particolare del progetto VAPI, momento alto, e forse irripetibile, di collaborazione tra un gran numero di Università e di Istituti del CNR. Il progetto VAPI ha prodotto risultati applicativi, fondati su solide analisi teoriche, che hanno rappresentato per oltre 20 anni lo standard operativo di riferimento per un gran numero di realizzazioni, in particolare per i PAI. È bello sottolineare che gli studi avviati sul finire degli anni 70 sull’analisi statistica degli estremi, sono state un punto di riferimento costante per la ricerca di Fabio Rossi e hanno dato anche di recente importanti e innovativi risultati che consentono di conglobare, in modo semplice ed efficace, nell’analisi degli estremi anche i terribili medicanes. Ma Fabio Rossi ha dato il suo contributo anche nella gestione di strutture complesse, favorendo la nascita e lo sviluppo del CUGRI fino a farlo diventare un centro di eccellenza nell’analisi e nella mitigazione dei grandi rischi. In questo contesto si colloca anche il ruolo decisivo da lui svolto nell’affrontare, in un clima di angosciosa tensione, la gestione dell’immediato post alluvione a Sarno, favorendo con la sua capacità di analisi e di proposta il superamento, sia pure graduale, della terribile emergenza.

Si potrebbe continuare a lungo ma forse l’elemento che più colpisce i tanti che l’hanno conosciuto è la sua ferma determinazione nell’adempiere, sempre e comunque, al suo compito di ricercatore e di professore.

Bologna, 15 settembre 2016